La psicologia dello sport è la disciplina che studia gli aspetti psicologici, sociali, pedagogici e psico-fisiologici legati all'azione sportiva ricreativa e agonistica. 

Lontana dall'essere una disciplina puramente accademica, la psicologia dello sport, nel corso degli ultimi quaranta anni, ha permesso di migliorare le metodologie dell'allenamento e i metodi dell'insegnamento sportivo e offerto un valido sostegno agli individui e alle collettività impegnate in attività sportive. 

Più dettagliatamente, tale disciplina si occupa di individuare e sviluppare:

• i processi cognitivi coinvolti nel controllo motorio e nella prestazione sportiva;
• le abilità psicologiche individuali quali autostima, senso di autoefficacia, motivazione, attenzione e concentrazione, immaginazione, attivazione e autoregolazione;
• le abilità interpersonali legate alla capacità di comunicare in squadra e agli stili di leadership;
• il benessere psico-fisico degli atleti;
• i programmi sportivi per gli atleti in età evolutiva.

Lo psicologo dello sport è un professionista che aiuta singoli atleti o gruppi/squadra ad ottimizzare le proprie prestazioni sportive grazie ad interventi di preparazione mentale.

Si dedica alla formazione, tramite interventi individuali o di gruppo, dello staff dirigenziale, degli arbitri, degli allenatori, istruttori, degli atleti di sport individuali o di squadra.

Lo psicologo non è un tecnico, quindi non eroga servizi concernenti consigli o strategie tecniche e tattiche, ma riveste il ruolo di esperto di tematiche psicologiche e psico-pedagogiche nei confronti della società sportiva, dell'allenatore, della squadra o del singolo atleta.

Lo psicologo dello sport si occupa in particolare di allenare e potenziare le abilità mentali degli atleti, favorire l’unità della squadra, migliorare la comunicazione tra tutti i componenti della società, ottimizzare le competenze relazionali degli allenatori  e favorirne l'intervento educativo, aiutare ad analizzare la prestazione mentale, offrire sostegno psicologico.